maremmma 2024, la natura del vino

Il 4 Marzo si è tenuta la quinta edizione di “MareMMMA, la Natura del vino” al Granaio Lorenese di Spergolaia che si conferma per il quinto anno consecutivo un grande palcoscenico per la svariata quantità di etichette che la maremma è in grado di offrire. L’abbondante numero di persone presenti non ha assolutamente messo in secondo piano il protagonista dell’evento che, con grande tenacia ed eleganza, si è mostrato in ogni sua forma e colore, con potenza e dinamicità. Con ben 117 cantine in esposizione e più di 550 etichette, il vino maremmano diventa il protagonista di una giornata all’insegna del buon gusto e della territorialità. Con vitigni autoctoni e  internazionali, la maremma ci ha raccontato la grandezza del suo territorio che è composto da mare, montagna e collina e che si estende dal Monte Amiata fino alla costa dell’Argentario comprendendo anche l’isola del Giglio; decisamente una vasta complessità di climi e territori. Dal profumo e la salinità del Mar Tirreno ai 1738 metri di altezza del Monte Amiata.

La kermesse si è svolta nella formula walk around tasting grazie alla quale si ha modo di dialogare con sommelier, enologi, agronomi e i proprietari delle cantine in persona.

 

Durante la passeggiata degustativa è stato possibile mettere insieme appunti e sensazioni e stilare una piccola classifica dei migliori 10 vini dell’evento. 

VERMENTINO BRUT MAREMMA TOSCANA DOC  

Tenuta Moraia

Giallo paglierino, perlage fine. Al naso dà sentori di floreale, agrumato e erbe aromatiche. In bocca è fresco e croccante.

BELLAMARSILIA MORELLINO DI SCANSANO

 Poggio Argentiera

Rosso rubino, all’esame olfattivo emerge del floreale, del fruttato e anche qualche nota di macchia mediterranea, in bocca è fresco, persistente ed equilibrato con un bel tannino.

TEMPO MORELLINO DI SCANSANO

Bacci Wines – Terre di Talamo

Rosso rubino. Al naso è percettibile la frutta rossa fresca, l’amarena e il floreale. In bocca è fresco e il tannino svolge una bella trama.

METODO CLASSICO EXTRA BRUT

Tenuta Fertuna

Giallo paglierino con perlage sottile. Al naso fiori bianchi e frutta a polpa bianca. In bocca è fresco e strutturato con sentori di crosta di pane.

ANSONACA 100%100

Provveditore Bargagli

Giallo paglierino, al naso sono percettibili sentori di frutta a polpa bianca, fiori bianchi e erbe aromatiche, in bocca emerge una spiccata mineralità e sapidità.

CAVALIERE D’ITALIA

La Cura

Rosso rubino abbastanza trasparente. Al naso si fa sentire piccola frutta rossa, quasi la dolcezza delle caramelle alla frutta e la fragola. In bocca è fresco e sapido.

SASSOALLORO ORO

Castello di Montepò

Rosso rubino brillante. Al naso sentori di violetta e frutti rossi, traspare anche qualche nota di legno. In bocca è vellutato e molto persistente con dei tannini ben
equilibrati.

LUPO BIANCO

Tenuta l’Impostino

Colore rosso rubino con dei riflessi granato. Il naso presenta sentori di frutta rossa matura con un richiamo a qualche terziario come liquirizia ben definita e cacao. In bocca è di gran corpo con tannini setosi e una nota balsamica in chiusura.

AD AGIO, DOCG MONTECUCCO RISERVA

Cantina Basile

Rosso rubino intenso, al naso è percettibile la frutta rossa matura e le spezie. In bocca è intenso e persistente con tannini vellutati.

TURPINO

Querciabella

Rosso rubino quasi violaceo, al naso sprigiona sentori di frutta rossa matura e il floreale della viola, con sentori di spezie e una nota vegetale nello sfondo. In bocca risulta perfettamente equilibrato con tannini eleganti, buona acidità e una bella persistenza.

Ogni vino presente all’evento ha qualcosa da raccontare e da ognuno di loro è possibile raccogliere informazioni riguardanti la ricchezza della terra maremmana. Un evento del genere serve anche per promuovere il territorio all’interno del territorio stesso che è molto votato al turismo. I consorzi Tutela Vini della Maremma Toscana, Tutela Morellino di Scansano e Tutela Vini del Montecucco si impegnano in maniera forsennata nel promuovere la qualità dei loro vini e garantire il rispetto delle norme di produzione.

 

 

Federica De Vitis